Quattro zampe on the road: Dalla Provenza fino ai confini della Spagna orientale | PRIMA PARTE

 

I NOSTRI ITINERARI: DALLA PROVENZA ALLA SPAGNA ORIENTALE – PRIMA PARTE

Armatevi di Pazienza, mappa diversi minuti di lettura e tanta, ma tanta voglia di scoprire luoghi nuovi!
Nella puntata di oggi Bonnie e Clyde ci accompagnano dalla Provenza fino alla Spagna Orientale. Buon viaggio!

L’itinerario è stato realizzato grazie a Dania Pellegrini, Coadiutore del cane in attività assistite di Pet Therapy, educatore cinofilo a Varese e compagna di viaggio di Bonnie e Clyde e Andrea Belloriniwww.clydetherapy.it 

Il nostro itinerario
Nell’itinerario di oggi, il mio scodinzolante pupillo ed io vi proponiamo una delle nostre avventure più lunghe e spettacolari in cui ci siamo lanciati fino ad ora.
Sto parlando di un meraviglioso viaggio on the road che attraversa tutto il Midi francese, e poi raggiunge la costa nord orientale della Catalogna.
Partiamo dal nostro piccolo paese Lombardo, scendiamo fino a sfiorare la Riviera ligure, oltrepassiamo le Alpi e raggiungiamo la suggestiva regione della Provenza-Alpi-Costa-Azzurra: qui trascorriamo alcuni giorni nella regione provenzale, vagabondando nei dipartimenti delle Alpi dell’Alta Provenza e di Vaucluse; dopodiché siamo pronti per ripartire!
Continuiamo sulle coste meridionali francesi, fin quando oltrepassiamo il confine spagnolo ed entriamo in Catalogna: penetriamo per soli 25 km la penisola e ci fermiamo sul punto orientale più estremo dell’Alt Empordá, situato a nord della rinomata costa Brava.

L’idea di questo “on the road” parte dalla mia scoperta di un luogo situato nell’estremità catalana, che si affaccia a strapiombo direttamente sul mar Mediterraneo: il Parco Naturale del Cap de Creus.
Sul promontorio selvaggio, spicca il suo faro ed appare un monolito che, incastonato dal 1998 sopra una pietra, testimonia il gemellaggio concordato fra le due inverse estremità settentrionali dell’intero continente spagnolo: Cap de Creus è il capo estremo orientale e Capo Finisterra è il simbolo dell’opposta punta occidentale – io e Clyde siamo stati anche in quest’ultimo angolo galiziano, ma di questo ne parleremo in un altro itinerario.

L’avventura a quattro zampe si suddivide in due parti: la prima totalmente dedicata alla Francia provenzale, con principale meta il fantastico Grand Canyon du Verdon situato nel Parco Naturale del Verdon – nonché il più grande canyon d’Europa, mentre la seconda destinazione raggiunge alcune tra le più belle e desolate spiagge della costa Brava settentrionale, per poi fermarsi sulle impervie scogliere del Parco Naturale del Cap de Creus – una delle zone più selvatiche e sconosciute della Spagna nord – orientale.

Partenza: Varese
Arrivo: faro del Cap de Creus
Distanza totale: 990.5 km
Distanza per tappe: Varese – Castellane (Alpi dell’Alta Provenza), 465
km – 5.46 h; Castellane – Mallemort (Vaucluse), 147 km – 2.44 h;
Mallemort – Roses (Alt Empordá, Catalogna), 355 km – 3.45 h; Roses –
Cap de Creus, 23.5 km – 40 minuti.
Durata della vacanza: 15 giorni con il ritorno compreso

Quattro zampe in Provenza
La Francia è considerato un paese Dog-Welcome, e la Provenza è sicuramente una delle regioni più rinomate dai fan delle vacanze a quattro zampe.
Castellane: il villaggio medievale si trova nel cuore del Parco Naturale Regionale
del Verdon e della Riserva geologica dell’Alta-Provenza, ed è la nostra primissima
tappa provenzale.
La graziosa cittadina è circondata dalle montagne e sorge sulle rive del Verdon: l’affluente dalle verdi acque attraversa tutta l’Alta Provenza e scava tra le sue alture una profonda vallata chiamata Gorges du Verdon, ovvero la principale attrattiva del parco naturale.
Oltrepassiamo il ponte che conduce sull’altra sponda del prestigioso fiume, dove troviamo il nostro piccolo albergo Pet-Friendly che affaccia sulla piazza Marcel Sauvaire: qui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti, diversi locali li accettano senza alcun tipo di problema – anche di taglia grande come Clyde, più di 30 kg di simil pastore malinois.

La Chapelle Notre-Dame du Roc: dalla piazza principale, basta alzare lo sguardo
per restare incantati dal Roc: l’imponente rupe calcarea, di duecento metri
d’altezza che domina l’intero borgo.
Alla sinistra della chiesa di Castellane, situata nel centro del paese, compare un piccolo sentiero che permette di raggiungere la cima dell’incombente roccia: le Chamin du Roc. Il tortuoso cammino, lungo 4 km in salita, è totalmente immerso nella natura e porta dritto dritto fino al suo sperduto Santuario: la Chapelle Notre-Dame du Roc.

Una volta giunti sul culmine dell’illustre rupe, ammiriamo sotto di noi un meraviglioso panorama con a vista l’intero borgo di Castellane.

Gorges du Verdon: il giorno seguente si riparte, dirigendoci verso le spettacolari
Gole del Verdon.
Questa maestosa conformazione è il risultato dell’erosione del fiume Verdon che, in millenni di attività, ha scavato uno scenografico solco attraverso le montagne.
L’alveo penetra per oltre venti chilometri tra le ripide pareti, e crea dislivelli di varie centinaia di metri, dando così origine al Grand Canyon più grande d’Europa.

In questo luogo è possibile godere dei suoi fantastici paesaggi circumnavigando l’intera valle con la propria automobile. Infatti, esistono due percorsi carrabili che  permettono di raggiungere svariati belvedere ed i punti più spettacolari del fenomenale Canyon: la Corniche Sublime e la Strada del nord.
Noi abbiamo scelto quest’ultima, perché permette di raggiungere il così chiamato “Point Sublime“: qui è possibile ammirare, dall’alto dello strapiombo, il fiume color smeraldo seguire la sua strada tortuosa stretto tra le ripide sponde; poi, si tuffa nelle anguste pareti di roccia e sparisce completamente alla vista.
All’interno delle Gole del Verdon esistono dei fantastici percorsi: il Sentiero Martel è il più famoso, ma purtroppo non è del tutto facile intraprenderlo per intero con un compagno quadrupede, soprattutto se si tratta di una taglia grossa: durante il tracciato, ci sono ben due traversate in cui occorre arrampicarsi sulle pareti con l’ausilio delle ferrate o della scala a pioli – una vera grana anche per il quattro zampe più agile ed intraprendente. Ciononostante, ci siamo lo stesso inoltrati – anche se per un breve pezzo – nelle viscere delle spettacolari gole.

Lago di Sainte-Croix,

Partenza: Castellane (D952)
Arrivo: lago di Sainte-Croix
Giro completo delle Gorges du Verdon: 100 km
Lunghezza Strada del nord: 50 km circa
Tempo stimato: una giornata (in auto)

Lac de Sainte-Croix: Dopo aver vagabondato nel cuore del Grand Canyon, rimbocchiamo la carreggiata che continua verso lo sbocco delle Gole del Verdon: proprio qui appare il lago di Sainte-Croix.
Il bacino color giada è stato creato artificialmente nel 1973 a seguito della costruzione dello sbarramento del fiume Verdon. Clyde, con le orecchie scompigliate dal forte vento, si è subito lanciato nelle fredde e celesti acque: un breve pit stop prima di ritornare sulla retta via, pronti per raggiungere la nostra prossima dimora.

Mallemort: proprio qui, in questo piccolo borgo situato nel dipartimento delle
Bocche del Rodano abbiamo trovato il nostro appartamento Dog-friendly.
Mallemort è suddivisa in due zone: una storica situata nella parte alta della cittadina, caratterizzata da stretti vicoli pullulanti di simpatici gatti – sempre pronti a sgattaiolare via alla vista del mio “spaventoso” cagnone, e una moderna situata nella parte bassa.
Nel weekend, è possibile passeggiare nel caratteristico mercatino del paese, in totale stile provenzale.

Clyde in Vaucluse

Château de Lourmarin: poco distante da Mallemort, ci viene consigliato di visitare il pittoresco borgo di Lourmarin situato nel dipartimento della Vaucluse.
Questa località è sicuramente più turistica: ricca di negozietti, ristoranti e particolari bar dove ci si può rinfrescare in compagnia dell’amico quattro zampe.
Lourmarin è nota per il suo bel castello rinascimentale che la sovrasta dall’alto della collina: purtroppo al suo interno i nostri irsuti compagni non possono entrare, ma possiamo tranquillamente sgranchirci tra gli uliveti retrostanti o intrufolarci nella fresca e fantastica vinoteca della fortezza in questione.
Salutiamo i teneri asinelli che pascolano sulla collinetta e ritorniamo a Mallemort:
percorriamo 20 km di strade meravigliose, fiancheggiate da vigneti ed immensi campi di papaveri.

Consigli di viaggio
Dal 1° ottobre 2004 è obbligatorio il passaporto per tutti gli animali d’affezione
che viaggiano all’estero.
Per ottenere il passaporto è necessario che il cane abbia il microchip, che sia iscritto all’anagrafe veterinaria dell’ASL di zona e che abbia effettuato la vaccinazione antirabbica; inoltre, il passaporto può essere richiesto dopo 21 giorni dall’effettuazione della vaccinazione antirabbica e non ha scadenza.
In Provenza è obbligatorio: fare un trattamento antiparassitario (pulci e vermi come la tenia), l’antirabbica – almeno 30 giorni prima della partenza, e per gli animali con meno di tre mesi, quindi non vaccinati, è obbligatoria un’autorizzazione dello Stato Membro di destinazione.

L’automobile resta sempre il miglior mezzo per intraprendere un’avventura con l’amico quattro zampe: non ci sono orari e tempistiche da rispettare, gli imprevisti sono meglio gestibili perché al suo interno il cane si sente al sicuro anche se lasciato solo, possiamo decidere autonomamente le tappe da noi desideratesoprattutto fermarci quando il nostro compagno lo richiede.
Le regole di trasporto del cane sono più o meno le stesse degli altri paesi europei: l’animale deve stare dietro a una rete o dentro un trasportino consono; per i cani di taglia medio/grande che viaggiano senza trasportino è obbligatorio l’uso della cintura di sicurezza omologata per l’automobile.

In Provenza ci sono molti alloggi, appartamenti o fattorie che accettano senza
problemi il nostro amico, dobbiamo solo fare attenzione ai possibili e svariati
incontri che il nostro cucciolone potrebbe fare con i conspecifici francesi o con
altri animali di diversa specie.
Prima della partenza consiglio di attuare una buona socializzazione intraspecifica (con altri cani) ed interspecifica (con persone e altre specie animali): nell’ultimo caso mi riferisco in particolare ai carissimi gatti, di cui Mallemort è piena!
I piccoli felini si terrorizzavano al passaggio di Clyde, che per fortuna, essendo cresciuto in mezzo a gatti, era totalmente indifferente alle loro minacce.
Infine, c’è un’alta probabilità che chi vi ospiterà potrebbe anch’esso avere uno o
più amici scodinzolanti. Per evitare qualsiasi tipo di brutto inconveniente consiglio di chiedere ai gentili padroni di casa di chiudere per un istante il loro amico quadrupede, e lasciare che il nostro amico ispezioni con il proprio fiuto il nuovo luogo – in questo modo sarà in grado di capire dove si trova e chi ci abita; non bisogna mai far scendere all’improvviso il proprio cane dal veicolo in presenza di altri cani – perché potrebbero percepirlo come un intruso invadente da cacciare; se entrambi i cani hanno una buona socializzazione intraspecifica sarebbe meglio farli simpatizzare senza il guinzaglio, ricordandosi che i litigi possono esserci non solo tra maschi ma anche fra femmine.

 



CONTINUA….




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