TREKKING CON IL CANE: L’Alpe Azzaredo

Trekking con il cane: Alpe Azzaredo

L’itinerario è stato realizzato grazie a Dania Pellegrini, Coadiutore del cane in attività assistite di Pet Therapy, educatore cinofilo a Varese e compagna di viaggio di Bonnie & Clyde e Andrea Bellorini. www.clydetherapy.it 

Hai voglia di organizzare una gita a base di trekking con il cane? In questa nuova puntata i nostri amici Dania, Andrea, Bonnye & Clyde ci portano sull’Alpe Azzaredo per un’avventura

Il nostro itinerario

L’esplorazione a quattro zampe del territorio lombardo continua, e questa volta Bonnie e Clyde ci accompagnano sull’Alpe Azzaredo (Alpi Orobie) situata nella meravigliosa Alta Val Brembana.

La nostra meta è il Rifugio Marco Balicco collocato nel cuore della Foresta di Lombardia Azzaredo-Casù ed appartenente al Comune di Mezzoldo (Bergamo).
Il Rifugio si trova a 1.963 metri d’altezza ed è possibile raggiungerlo da tre strade diverse:

  • Da Fraccia (Mezzoldo),sentiero 124A
  • Da Passo San Marco, sentiero 101
  • Da Rifugio Madonna delle Nevi (Mezzoldo), sentiero 124

Noi abbiamo scelto l’ultimo in elenco perché è l’unico che attraversa la spettacolare foresta di abeti bianchi. Occorre precisare che la nostra scelta è la più impegnativa tra le tre strade possibili!

Punto di partenza: Rifugio Madonna delle Nevi – località Riva (q. 1336)
Punto d’arrivo: Rifugio Marco Balicco (q. 1963)
Dislivello di salita: 650 m
Tempo di salita: 2 h circa
Difficoltà: E – livello escursionistico
Tipo di percorso: Sentiero segnato

Quattro zampe sul sentiero 124

Bonnie e Clyde sono a bordo: percorriamo la strada statale 470 della Val Brembana e ci dirigiamo verso il paesino di Mezzoldo (Bg).
Una volta attraversato il piccolo paese, percorriamo qualche chilometro sul Passo San Marco – la famosa strada che collega la Val Brembana alla Valtellina – che ci conduce fino alla località Riva; attraversiamo il ponte sul torrente ed ecco che appare la grossa costruzione del Rifugio Madonna delle Nevi. Qui troviamo un comodo posteggio e siamo subito pronti per intraprendere il nostro trekking a quattro zampe. Nei pressi del ponte, troviamo il primo cartello rosso e bianco che indica il Rifugio Marco Balicco (n.124): costeggiamo il torrente, superiamo un breve tratto di bosco e continuiamo fino ad oltrepassare un ponticello in legno che attraversa il torrente a filo d’acqua.
Ben presto, troviamo un altro cartello del Rifugio Balicco e Bivacco Zamboni che ci fa svoltare a sinistra: da qui iniziano una serie di tornanti con notevole dislivello che ci conducono sempre più nel cuore della foresta.

Risaliamo l’abetaia per circa 1 ora, fin quando il bosco si apre su un ampio prato e lascia spazio ad un meraviglioso panorama a 1.780 metri d’altezza: noi ci siamo dissetati e riposati un poco all’ombra della teleferica che consideriamo un ottimo punto di riferimento.

Il sentiero 124 sale nel prato, e noi lo seguiamo fino a passare nei pressi del Casolare Azzaredo e poco dopo della Baita Arletto. L’ultimo tratto è nuovamente segnalato dai cartelli escursionistici che indicano il Rifugio Balicco: percorriamo una serie di gradoni scavati nella pietra ed ecco, dopo 2 ore di cammino, che appare sopra le nostre teste la piccola piramide in sassi con le bandierine che preannuncia l’arrivo al nostro Rifugio in cima all’Alpe Azzaredo a quota 1.963 metri.

Consigli di percorso

Bonnie e Clyde indossano una comoda pettorina ad H: adatta a questi tipi d’escursioni, garantisce un migliore controllo anche nelle situazioni d’emergenza. La risalita nel cuore della foresta d’abeti è sicuramente la parte alla quale bisogna prestare particolare attenzione (650 metri di dislivello): nei punti più scoscesi Bonnie e Clyde sono stati tenuti al guinzaglio onde evitare che andassero ad intraprendere passaggi pericolosi. In ogni caso, consigliamo di mettere sempre nello zaino una corda d’arrampicata provvista di moschettoni utile per qualsiasi tipo d’imprevisto. Gli scodinzolanti escursionisti possono affrontare tranquillamente scampagnate ad alta quota, purché il loro stato di salute sia ottimo.

Se l’amico cane non è abituato ad affrontare lunghe camminate sconsiglio vivamente il percorso qui sopra citato: occorre prima allenarlo gradualmente con percorsi meno impegnativi. Lungo il sentiero 124 ci sono diversi punti (torrenti o ruscelli) in cui l’escursionista a quattro zampe può rinfrescarsi e dissetarsi, ma consiglio come sempre di portare nello zaino acqua e Travel Bowl: non è sempre una buona idea farli bere da piccoli ruscelli e abbeveratoi perché potrebbero essere contaminati da batteri che potrebbero causare problemi gastrointestinali.

Il rifugio Balicco è situato a 1.963 metri d’altezza, e dai 1.500 ai 2.500 metri di quota alcuni cani potrebbero soffrire il mal di montagna: lo sbalzo di altitudine potrebbe scatenare nel cane irritabilità, tosse, nausea, vomito, scialorrea. Infine, se decidiamo di esplorare anche altri percorsi sulle Alpi, consigliamo la profilassi vaccinale contro la rabbia che può avere la copertura da 1 a 3 anni.

Scopri tutti i nostri itinerari a questo link.


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