Viaggi in FUORISTRADA con IL CANE

fuoristrada con il cane

VIAGGIO IN FUORISTRADA CON IL CANE

Il nostro off road: dalla Val Brembana alla Valtellina

Nell’itinerario di oggi, Bonnie e Clyde ci accompagnano in una straordinaria giornata in fuoristrada. L’idea è quella di attraversare il così chiamato passo Dordona, un valico che mette in comunicazione i comuni di Foppolo – in alta Val Brembana, in
provincia di Bergamo – e Fusine – in Valtellina, in provincia di Sondrio.

Il passo è situato a un’altitudine di 2061 metri ed è raggiungibile tramite una strada agro-silvo-pastorale che possiede anche una valenza storica: qui sono ancora visibili alcune fortificazioni, trincee e cunicoli risalenti alla Prima Guerra Mondiale che si possono visitare durante le diverse tappe del percorso.
Noi siamo partiti da Foppolo, abbiamo raggiunto il Rifugio Dordona, Fusine
in Valtellina e poi siamo ritornati a Foppolo passando per il Passo di San Marco.

Punto di partenza: Foppolo, Alta Val Brembana
Tappe in fuoristrada: Foppolo (q. 1508), Passo Dordona (q. 2061), Rifugio Dordona (q.1930), Fusine (altitudine 285), Passo di San Marco (q. 1992)
Tipo di percorso: percorso ad anello (Foppolo – Fusine – Foppolo) e a pagamento (3€)
Tempo di percorrenza: 3 ore circa
Difficoltà: elementare; tracciato in terra battuta nella parte bassa, pietrisco smosso nella parte alta (adatto per vetture 4X4)
Periodo consigliato: dal mese di maggio a ottobre per via delle lastre di ghiaccio

fuoristrada con il cane

FUORISTRADA CON IL CANE: Off road a 2000 metri d’altezza

I due quattro zampe sono a bordo del quattro ruote, e sono pronti per iniziare una nuova avventura 4X4!
Percorriamo tutta la statale della Valle Brembana, attraversiamo la Piazza Brembana e prendiamo la provinciale per Foppolo. Dopo circa 50 km raggiungiamo la prima tappa del nostro off road.
Giunti a Foppolo occorre obbligatoriamente munirsi di permesso per poter attraversare il passo Dordona: si tratta di un piccolo foglio giallo in cui vengono richiesti alcuni dati anche del veicolo (carta d’identità, patente, modello della vettura e targa) al costo giornaliero di soli 3 €; il permesso viene rilasciato dal municipio di Foppolo oppure da alcuni bar del paese – noi ci siamo recati al bar la Barricada, dal quale è facile ritrovare la retta via per la strada del passo Dordona.
Durante il tragitto occorre rispettare due regole importanti: il permesso va esposto visibilmente sul veicolo e la velocità massima consentita è di 30 km/h – il limite è già di per sè perfetto per chi vuole attraversare il Passo con l’amico cane a bordo!

La strada agro-silvo-pastorale è lunga 25 km e nella prima parte il fondo è di terra battuta e sassi: prosegue in questo stato a strapiombo sui versanti delle montagne per circa 5 km fino al Passo Dordona. Dopo altri 2 km, raggiungiamo il Rifugio Dordona e da questo momento in poi la strada diventa più regolare.

Il panorama a 2.000 metri è strepitoso e merita tutti i pit stop del caso, spassosi anche per gli scodinzolanti viaggiatori.
Il Rifugio è collocato sul versante Valtellinese e fra una curva e l’altra ci
ritroviamo ben presto a Fusine.
Infine, concludiamo il giro ad anello attraversando il passo di San Marco e
dirigendoci nuovamente verso la tappa d’inizio: Foppolo.

FUORISTRADA CON IL CANE: consigli di percorso

Prima di tutto bisogna fare i conti con la cinestosi canina, o comunemente
detta mal d’auto: è inadeguato affrontare questo tragitto con un amico cane che soffre di questo malessere.
La cinestosi può essere causata dalla fobia del veicolo (ancor prima che esso si muova) o dal movimento del mezzo che finisce per disturbare l’organo dell’equilibrio situato nell’orecchio del quadrupede; il malessere potrebbe manifestarsi con disturbi digestivi, aumento della salivazione ed aumento dell’attività respiratoria (con assenza di sforzo fisico).

Il passo Dordona è situato a 2061 metri d’altezza, e dai 1500 ai 2500 metri di quota alcuni cani potrebbero soffrire il mal di montagna, soprattutto se si sale e si scende di dislivello velocemente come in questo itinerario: lo sbalzo di altitudine potrebbe scatenare nel cane irritabilità, tosse, nausea, scialorrea.

Dopo esserci ben accertati della salute fisica e psichica dello scodinzolante
compagno nell’affrontare un fuoristrada possiamo partire.
Bonnie e Clyde hanno viaggiato sui sedili posteriori del nostro Renegade, accomodati su una comoda amaca impermeabile fatta su misura; il fantastico accessorio – oltre a proteggere perfettamente l’interno della vettura da peli, fango e sporcizia di ogni genere, è adatto alle avventure off road con a bordo un passeggero a quattro zampe: permette al cane di osservare l’ambiente circostante, muoversi all’interno dell’abitacolo aiutandolo a gestire lo stato di cinestosi e consente a noi umani di tenere sotto controllo il suo stato di salute durante il tragitto.
Anche se il cane reagisce molto bene a questo tipo d’avventura è
necessario fermarsi diverse volte: tanto vi assicuriamo che, per i paesaggi che
si attraversano, ne vale davvero la pena!




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